Sabato 18 Aprile 2020 h. 21:00 ___Compagnia Magdeleine G. _________
UNA FRASE NELLA TESTA …è CADUTA SUL PAVIMENTO
“Sarebbe che io ho raccontato a te delle cose mie e adesso un attore le racconta a tutti, quelle cose mie, giusto?! “ Uno spettacolo insolito: tanti gli attori che si alternano sul palco per raccontare storie di vita e storie inventate, … storie. L’idea nasce dal desiderio di dare corpo e voce a qualcuno dei tanti pensieri, fantasie e vissuti delle persone che frequentano il C.S.T., Centro Diurno per adulti disabili del C.I.S.A. di Gassino T.se. Il canovaccio nasce da una selezione dei tanti scritti frutto delle esperienze autobiografiche e dei racconti inventati nel laboratorio di creazione storie del C.S.T.
“A me piace che qualcuno ascolta le mie emozioni perché io ho bisogno che qualcuno mi capisca, ma veramente… e magari finisce che diventiamo amici, … magari!”
Un mondo di ricordi, di desideri, di passioni, di rabbie, di gioie e di paure. Un mondo che abita in ciascuno di noi, che è la nostra ricchezza più grande, indipendentemente da quanta facilità o difficoltà si faccia per raccontarlo agli altri.
“I pensieri che ho dentro la testa sono come gli uccelli, che quando volano fuori dalla gabbia sono più felici.”
La Compagnia Magdeleine G., continua con questo spettacolo, da un lato nel proseguire l’esperienza di un gruppo di attori giovani che, ormai da diversi anni, creano performance inserite in una stagione di respiro nazionale come quella del Teatro Vecchio Mercato in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, dall’altro un ulteriore radicamento sul territorio, che in questo caso nasce dalla collaborazione con il C.S.T (Centro diurno per persone disabili) del C.I.S.A. di Gassino Torinese. L’idea è nata dopo una meravigliosa esperienza di lettura del libro: “Storie pazze e pazze storie”. Questo lavoro di lettura aveva come finalità la creazione di un audio libro, ma durante la preparazione abbiamo sentito l’esigenza di condividere con gli autori la lettura ad alta voce, è stata una serata emozionante sia per gli interpreti che per gli scrittori, questo ci ha spinto ad alzare l’asticella e così e nata l’idea di farlo diventare uno spettacolo