UN REGALO FUORI ORARIO

RASSEGNA “LA FORZA DELLA GRAVITA’”

CASA DEGLI ALFIERI

con il patrocinio di AISLA Onlus (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)
coprodotto da Asti Teatro 36, in collaborazione con Théâtre du Chêne Noir / Festival Avignon

L’idea su cui si fonda questo lavoro teatrale è nata durante l’incontro tra l’autore, malato di SLA, e un neurologo dell'Ospedale Bellaria di Bologna, che, quando scoprì di avere di fronte un teatrante, chiese se non fosse interessato a scrivere un testo che parlasse della malattia, in quanto, a suo parere, nonostante l’avanzare della ricerca e dell’informazione intorno a questo genere di patologie, si sa poco o niente di un nodo centrale: cosa pensano gli ammalati della loro malattia? Quello sarebbe stato un vero regalo, per lui. Un regalo. Un regalo, si sa, spesso è collegato ad una sorpresa. E la storia si dipana tutta intorno ad un regalo, né atteso né gradito, e ad un incontro-scontro tra un uomo scorbutico e umorale e una neurologa curiosamente ironica e non soccombente. L’uomo porta con sé il regalo misterioso per l’ignara dottoressa, che si troverà forzosamente a riflettere sulla malattia, sull’etica della sua professione, e più in generale sul valore della vita umana in tutte le sue fasi. La pièce è una sorta di thriller, che riecheggia lo stile di due grandi del teatro contemporaneo: Harold Pinter e il suo teatro “di minaccia”, e David Mamet col suo americanissimo ritmo, serrato e scarno, fatto di interruzioni e sovrapposizioni. La malattia è sullo sfondo, con schizzi di presenza inquietante, ma “leggera”. Un regalo inaspettato lo riceve anche lo spettatore, nel momento in cui si accosta all’esperienza del protagonista, malato di SLA, attraverso un punto di vista privilegiato: le parole scritte, regalate, dall’autore del testo, che affronta giorno per giorno il decorso di questa malattia, accanto alla moglie, ai famigliari e agli amici che con lui condividono il percorso, tra la quotidianità da reinventare e la creazione poetica per continuare, nonostante le nuove condizioni, ad essere ciò che si è.