LA SERVA PADRONA

Sabato 19 marzo ore 21,00
La serva padrona
 è un celebre intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi.

Composta per il compleanno di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu rappresenta la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1733, quale intermezzo all’opera seria Il prigionier superbo, dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere neppure lontanamente la fama della Serva padrona. Alla prima rappresentazione è attribuita a tutti gli effetti l’inizio del nuovo genere dell’Opera Buffa.

 

Nel Teatro Musicale settecentesco la recitazione degli attori-cantanti fu una delle ragioni del successo che lo sterminato repertorio degli intermezzi per musica riscuote tuttora. E nella infinita schiera di servette furbe, vecchi gabbati, servitori sciocchi e amanti delusi che popolano gli intermezzi, i personaggi de La serva padrona rappresentano quasi un prototipo, ripreso e variato in decine di storie che obbediscono sempre e comunque agli antichi, eterni modelli della Commedia dell’Arte e della tradizione teatrale italiana.

LA TRAMA

I protagonisti de La Serva Padrona sono: Uberto, vecchio scapolo scontroso e taciturno,  la sua giovane e astuta serva, Serpina e Vespone servo anch’egli di casa e probabile complice di Serpina. Uberto, stanco dei capricci e delle prepotenze di Serpina,  decide di ripristinare i giusti ruoli all’interno della casa fingendo di volersi sposare. La ragazza, ingelosita, annuncia a sua volta, con la complicità del servo Vespone, il suo matrimonio con il fantomatico capitan Tempesta. Dallo sgomento provato al sentire l’annuncio delle nozze, Uberto capisce di essere innamorato di Serpina. Presto il finto capitan Tempesta si presenta minaccioso a reclamare la dote della giovane, e minaccia Uberto avvisandolo che  in caso di diniego, gli toccherà di sposarla lui stesso. Spinto un po’ dalla paura e un po’ dall’amore per Serpina, Uberto si lascia estorcere la promessa di matrimonio. La burla è poi svelata, il Capitan Tempesta altri non è che Vespone travestitosi, ma ormai è tardi, Serpina da serva diventa padrona.

 

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