principePROGETTO 2014 PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMO CICLO DELLA PRIMARIA
LA STORIA DEL PRINCIPE E DELL’AVIATORE
Lo spettacolo è la storia de “Il piccolo principe” di Antoine de Saint- Exupery narrata dall’Aviatore e da sua Moglie. L’Aviatore combatte contro il nemico mortale di ogni mattina: la sveglia. Ma è il suo turno, deve volare, il dovere lo chiama. C’è la guerra, bisogna andare a scrutare i cieli, il pericolo incombe sulla piccola casa dove Antoine vive con sua Moglie. Questo giorno però si rivelerà ben diverso dagli altri: i ricordi rivivono, il segno lasciato da un’incontro inatteso ritorna, indelebile… L’aviatore adesso non può partire senza ricordare quel Piccolo Principe incontrato nel deserto e la sua storia, perché quell’incontro gli ha insegnato a guardare e sentire le stelle che ridono. Mentre nella piccola camera da letto si rivive l’avventura dell’incontro di un anno prima, la Moglie e l’Aviatore si alternano nel gioco del ricordo e il Piccolo Principe si anima tra le loro mani nella forma di un pupazzo. Un modo originale e profondo per raccontare la più bella storia di tutti i tempi sull’amicizia, sull’amore e sul senso dell’esistenza. Poesia, gioco e scene di vita famigliare si alternano ricordando che i sogni non sono solo cose per bambini e che i semplici messaggi del Piccolo Principe hanno ancora un senso in un mondo che sembra dominato dai valori materiali.
I temi affrontati nello spettacolo attraverso la voce e l’interpretazione degli attori sono tutti quelli legati al racconto di Saint Exupery, un racconto che ancora oggi è il più letto nelle scuole. La tematica di fondo è quella della differenza tra il mondo degli adulti, che troppo spesso si dimenticano di essere stati bambini, e i bambini stessi, che sono in grado di guardare il mondo con sguardo disincantato.
E’ un testo ad alto valore educativo che in tutte le sue parti ci ricorda come sia importante creare legami umani, affettivi e di come essi implicano uno sforzo costante e notevole per mantenersi vivi ed integri. La sofferenza che spesso se ne ottiene è la contropartita giusta per poter apprezzare meglio ciò che spesso sottovalutiamo. Anche la volpe diventa una figura metaforica. L’animale rappresenta i legami umani senza i quali la vita non è possibile. Sono i legami che rendono unico ciò che esiste in tante copie ma che rimane sterile se non addomesticato: come la rosa. Nella società odierna è sempre più marcata quest’esigenza di socializzazione e fin dai primi anni di vita si dovrebbero dare stimoli in tal senso.